domenica 4 marzo 2007

Onde

non parlo delle onde piccole. di quelle onde che ti rinfrescano i piedi nella battigia nelle giornate d'estate al tramonto... parlo delle grandi onde... quelle che ti fanno pensare che non sei nulla...
ci sono onde grandi, che non ti fanno paura, che non vedi l'ora di tuffartici in mezzo e sentirti sballottare nella risacca, che perdi il respiro per un attimo e ti senti capovolgere. e ti senti bene, carico.
ci sono invece onde che t spaventano, sono quelle che si infrangono e ti arrivano addosso, potenti, travolgenti. ma quello che ti fa più paura è che con il loro frastuono tu possa smettere di pensare. o meglio di non riuscire più a sentire quello che pensi... onde lunghe o corte che siano ognuna è diversa e si infrange in un modo diverso, imprevedibile. Non riesci più a pensare. e io sono così... in piedi di fronte ad una enormità, piccolo, impietrito, vuoto.

3 commenti:

AnimaNera ha detto...

Oh poetico Tork79 !
Ma noi siamo nati in una città di mare, e il rumore delle onde è musica che ci parla.
Purtroppo l'onda che sto per cavalcare (spero), martedì 6 mi porta in mezzo alle montagne asiatiche, dove il rumore del mare me lo scordo, anzi come cantava Battiato : "E per canzoni/solo sirene d'allarme"
Un abbraccione

Noek ha detto...

sentiti piccolo quanto vuoi (in certi momenti fa bene ridimensionarsi un po')
ma riconosci la tua forza...
ricercala e tirala fuori pian piano ogni giorno...
l'enormità non è poi così spaventosa... e tu beh... sei speciale


(per la serie "consigli di una trasfertista")

Zio Cire ha detto...

Tork m hai lasciato senza parole!