mercoledì 29 agosto 2007

New Tork (=Tork a New York =)

Sono in questa camera d'albergo dell'hilton sperduto nel new Jersey dove sto frequentando un corso che la compagnia mi ha mandato a frequentare... vale a dire che hanno pagato volo e soggiorno... quindi ho sfruttato l'occasione e seno venuto 2 giorni prima per andare a nuova york e girarla un pochino.

Parto da san francisco alle 00.30 viaggiando di notte, così me la dormo... l'ultima immagine di san francisco è un uomo sui 55, mezzo pelato, ma con maglietta trasparente, tette finte, gonna corta e tacchi alti che aspetta l'aereo, poi si sale e vedo la ragazza che sedeva affianco a lui un po' imbarazzata. volo di notte, dormo abbasta e mi risveglio a newark. prendo il treno per la penn station di new york .
Condizioni metereologiche molto diverse da san francisco... dal freschetto da felpetta di san francisco al caldo umido di new york, dove camminare diventa faticoso. Mollo il bagaglio in stazione e mi avventuro per la città... in modalità turista all'ennesima potenza )ma con solo 2 giorni non potevo fare altrimenti) avevo già comprato un pa
ss per 48 ore per i bus turistici che ti fanno fare il giro della città e il ferry boat... per 49 dollari per 2 giorni veramente onestissimo con tutti i giri che ho fatto. salgo sul bus e mi metto a scattare foto a destra e a manca per manhattan, broadway, times square, etc. poi scendo e faccio un pezzo a piedi per andare a ground zero, poi mi avventuro in wall street per vedere la borsa, e mi dirigo verso il secondo bus che mi farà fare il giro di brooklyn (collegato a manhattan dal ponte delle cingomme) bello ma sono stanchino e mi addormento sul pulmann... si è fatto pomeriggio ed è ora di tornare a penn station per prendere un treno che mi porti a Mineola, dove mi aspetta uncle george, un amico del mio babbo che mi ha visto da quando sono piccolo, e che vive qui da una decina di anni stabilmente... diventato famoso fra qualche amico dell'ufficio per la frase "alessandro, come va a figa?".... devo dire che la mia voglia di vivere all'estero si era sviluppata già da piccolo, quando giorgio mi portava le monete dagli stati uniti (che 20 anni dopo ho usato appena arrivato qui)... faccio una doccetta veloce e andiamo a cena... mi annuncia che vuole bere un bicchiere di più e quindi io sono l'autista stasera. guido la sua golf V5 (pensate, dal 1979 ne ha cambiate 22!!!)... bella macchina ma nulla a che vedere con la potenza di jedda... uncle george ha il modo di fare tipico dell'italiano che vive all'estero... chiacchierone e divertente, il suo cavallo di battaglia è "maybe you remember my cousin Christofer... Christofer Columbus"...si non è un granchè ma mi piace il suo modo di fare friendly... insomma, fra una sigaretta e l'altra e conversazioni veramente di bassissimo livello intellettuale, finiamo cena, e uncle george ha bevuto 2 bicchieri di vino bianco... ed è bello storto come promesso.
Nanna e dopo colazione da starbucks torno a penn station new york, dove faccio il tour sempre con il bus della zona di central park, harlem, etc. poi vado a prendere il battello che mi porta sotto la statua della libertà e al ritorno è tempo di prendere il treno di nuovo per tornare in new jersey per questo corso... ed eccomi qui.
Unico episodio divertente, ieri sera ci hanno portato a mangiare
in un ristorante italiano (tralascio ogni dettaglio su come hanno rovinato la nostra cucina)... esco a fumare una sigaretta ma sulla porta c'è una coppia che mi chiede un tavolo per 2... ma che ho la faccia da italiano io?!?!!?!?
Bella città molto color mattone e specchi, ma questa mela è troppo grande per i miei gusti...
uncle george VOTO 10

2 commenti:

Pluto ha detto...

ahah mitico lo Zio d'America George :-)

Anonimo ha detto...

no sembre italiano figurati sembri un cameriere